CAPOLAVORI DELLA FOTOGRAFIA IN MOSTRA A TORINO PRESSO CAMERA-Centro italiano fotografia.

12 Mar 2022 | 0 commenti

CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia presenta, per la prima volta in Italia, la mostra “Capolavori della fotografia moderna 1900-1940. La collezione Thomas Walther del Museum of Modern Art, New York”: a Torino dal 3 marzo al 26 giugno 2022 una straordinaria selezione di oltre 230 opere fotografiche della prima metà del XX secolocapolavori assoluti della storia della fotografia realizzati dai grandi maestri dell’obiettivo, le cui immagini appaiono innovative ancora oggi. Come i contemporanei Matisse, Picasso e Duchamp hanno saputo rivoluzionare linguaggi delle arti plastiche, così gli autori in mostra, una nutrita selezione di fotografi famosi e altri nomi meno noti, hanno ridefinito i canoni della fotografia facendole assumere un ruolo assolutamente centrale nello sviluppo delle avanguardie di inizio secolo.

Burchartz 1646.2001 , 5/30/06, 10:33 AM, 8C, 5647×7244 (90+593), 100%, Default Setting, 1/8 s, R53.3, G25.0, B32.1 HMI ISO-356 PHOTO>Thomas Griesel Betterlight Super 6K-2

Un fermento creativo che prende avvio in Europa per arrivare infine negli Stati Uniti, che accolgono in misura sempre maggiore gli intellettuali in fuga dalla guerra, arrivando a diventare negli anni Quaranta il principale centro di produzione artistica mondiale. Accanto ad immagini iconiche di fotografi americani come Alfred Stieglitz, Edward Steichen, Paul Strand, Walker Evans o Edward Weston e europei come Karl BlossfeldtBrassaï, Henri Cartier-Bresson, André Kertész e August Sander, la collezione Walther valorizza il ruolo centrale delle donne nella prima fotografia moderna, con opere di Berenice Abbott, Marianne Breslauer, Claude Cahun, Lore Feininger, Florence Henri, Irene Hoffmann, Lotte Jocobi, Lee Miller, Tina Modotti, Germaine Krull, Lucia Moholy, Leni Riefenstahl e molte altre. Oltre ai capolavori della fotografia del Bauhaus (László Moholy-Nagy, Iwao Yamawaki), del costruttivismo (El Lissitzky, Aleksandr Rodčenko, Gustav Klutsis), del surrealismo (Man Ray, Maurice Tabard, Raoul Ubac) troviamo anche le sperimentazioni futuriste di Anton Giulio Bragaglia e le composizioni astratte di Luigi Veronesi, due fra gli italiani presenti in mostra insieme a Wanda Wulz e Tina Modotti.

CAMERA ha organizzato la mostra in modo tale che il visitatore potesse avere un primo assaggio e una prima spiegazione del periodo storico coperto. Questo è reso possibile dalla prima parte dell’esibizione, puramente introduttiva, che si svolge nel corridoio della galleria, dove è presentata una timeline che inizia con l’anno 1900 e termina con il 1940. Inoltre, il percorso è arricchito dalla presenza di teche, nelle quali sono esposte alcune prime edizioni di volumi e riviste, essenziali per la narrazione della storia della fotografia di quegli anni.

Umbo (Otto Umbehr), Mystery of the Street, 1928, Gelatin silver print, 29 x 23.5 cm, The Museum of Modern Art, New York, Thomas Walther Collection.

Scattate in città, in campagna, in studio oppure realizzate per le esposizioni storicamente più significative o per pubblicazioni d’avanguardia, queste opere hanno un unico comune denominatore: le radicali innovazioni con le quali i più importanti fotografi del tempo hanno definito e esplorato le loro visioni moderniste. (Citazione tratta da lifestar.it )

Continuando, la mostra è organizzata in aree tematiche. Il primo capitolo è diviso in due sottocategorie; Vita d’artista, che si concentra sul tema della ritrattistica, e Il mondo moderno, che cerca di cogliere l’essenza della vita moderna in quegli anni. Il secondo capitolo si intitola Sinfonia di una grande città; infatti, sotto la spinta della Seconda rivoluzione industriale alla fine del 1800 e il conseguente aumento demografico, i principali centri urbani occidentali cambiano drasticamente il loro assetto. Gli abitanti delle città si trovano sempre di più fagocitati all’interno di un ambiente che impone loro nuovi ritmi di vita.

Segue Purismi, capitolo che rievoca la scelta di alcuni fotografi “d’arte” nell’adottare un approccio “pittorialista”, per dimostrare le qualità artistiche di un linguaggio visto come puramente meccanico. Il percorso passa poi per il capitolo Realismi magici, che raccoglie tutti quei fotografi che, influenzati dalle affermazioni di Freud e dalle spinte del Surrealismo, hanno voluto giocare sul confine tra vivente e inerte, animato e inanimato. Infine, chiude la mostra Esperimenti nella forma, dove le sperimentazioni della macchina fotografica arrivano a toccare nuove e importanti possibilità estetiche.

Testi tratti del comunicato stampa di Camera e dal sito ARTSLIFE https://artslife.com/2022/03/03/la-maestosa-collezione-di-fotografia-di-thomas-walter-in-mostra-a-camera-prima-del-loro-ritorno-al-moma/

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