La poesia che riporto sotto è tratta dalla raccolta Gocce d’acqua del poeta calabrese Francesco Guidace, Benestare Editore, 2015.
L’amore che “muove le stelle e le altre cose” spinge il marinaio nel suo viaggio predestinato, affinché il suo daimon si realizzi. Senza bandiera, senza porto, forse senza meta, questo appunto il suo destino. Ma viene sempre il momento dell’ammaina bandiera, quando potrà guardare i mari che ha solcati e fare il bilancio della sua vita per sapere se ne è valsa la fatica, e quanto uomo ancora c’è in lui.
MARINAIO SENZA BANDIERA
Dove amor ti conduce,
marinaio senza bandiera!
Forse dove la barca d’Ulisse porto trova,
dove nel deserto un fiore sboccia,
o dove l’urlo del vento l’anima scombina.
Non v’è per te riparo
se senza bandiera navighi
e la spina la tua essenza punge,
e bianco il sangue ti diviene,
e di morte poi si tinge.
Dove amor ti conduce!
se marinaio senza bandiera,
di un porto alla ricerca vai
or che di nubi il cielo s’ammanta,
e lontano la torcia è già sparita.
Or se vicina la meta scorgi,
Ammaina, se ce l’hai, il tuo vessillo.
L’anima è quieta nella bocca, muta,
e il passato da lontano guarda,
ch’egli almeno ti dirà quanto uomo
in te ancora c’è:
marinaio senza bandiera!