IL GIOCO DEL VACCINO

IL GIOCO DEL VACCINO

UNA ZUFFA CON TROPPE REGOLE MA SENZA BUON SENSO- SUPERATA LA PAURA DEL COVID SIAMO ENTRATI IN UN SALISCENDI DELLA VITA SOCIALE DOMINATA DA IGNORANZA ED EGOISMI, CUI ALLA FINE CI ARRENDEREMO. ALLORA IL VIRUS CI AVRA’ VERAMENTE FATTI DIVERSI, O MEGLIO PEGGIORI. COSI’ LA PENSA GEPPETTO.

Ecco, ci siamo. Iniziamo a pagare il conto di quel momento di follia collettiva, quando il nostro buon senso  è stato travolto dalle giravolte di un pallone sul prato del Wembley. Focolai di qua e di là, per tutta la Penisola, e le disdette che arrivano ad albergatori, villaggi turistici, compagnie aeree, rientri dall’estero con quarantena incorporata, ecc.

Già visto? Sì, ma evidentemente non è bastata la lunga teoria di camion militari, con le bare dei morti per Covid della Bergamasca, nel marzo del 2020. Il fatto è che non ci siamo più abituati, non dico alla sofferenza, ma ai fastidi. La rinuncia diventa un affronto, la prescrizione di un governatore o del mite ministro Speranza, un soffocamento della Libertà, sì quella con la maiuscola.

Un boccone troppo succulento per la politica (questa con la minuscola, ed è anche troppo). Prendete la Giorgia, quella che si chiama così, è una madre, è una cristiana che scrive,… ma non legge. A cominciare dalla Costituzione. Ha detto che il green pass sarebbe un attentato alla Costituzione. Tuona: il caffè e la matriciana, li devono poter consumare anche i cittadini non vaccinati, comodamente seduti e smascherati nel pubblico locale.

Costituzione italiana-Art. 16.” Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge” (neretto mio).

Ebbene, questa signora (che i sondaggi e le copie vendute della sua autobiografia dànno col vento in poppa), è in Parlamento da quando Mary Quant inventò le gonne corte, è stata ministro col Berlusca… ma si ostina a non leggere, nemmeno la Costituzione. O non la capisce, il che è peggio.

Delle giravolte di Salvini non riesco a parlare, tanto mi gira la testa. Adesso, alla ricerca di un po’ di simpatie, l’ex Capitano straparla di figli inseguiti da gente armata di siringa (video in fondo). Gli immigrati sono passati di moda, è tempo di green pass, di fare l’occhiolino a baristi e cuochi. Ma è ben accompagnato, ha dei sodali Oltralpe e nel mondo. Anche Boris Johnson non scherza, in Inghilterra decreta che si apre senza limiti, nonostante 54 mila contagi al giorno (dato di ieri). Anche se oggi pare ci stia ripensando, boh.

Ma stiamo in Italia, dove sottili analisti politici sostengono che è un modo per i Dioscuri della destra italiana per leticare le parti basse dei tanti malpancisti, novax e dintorni, delle partite IVA, dei vecchi resi dubbiosi e impauriti da una comunicazione confusa, contraddittoria, ridondante, cui hanno partecipato lloro stiessu alla grande. Le parole che prendono il posto dei fatti e questi ultimi infarciti di fake news, per palati buoni.

“Faccio quello che voglio”, è la versione disinibita della libertà in Italia per chi non vuole vaccinarsi.

Obiezione: e gli altri? Il povero nonno, gli handicappati (si può ancora dire così?), gli ammalati che non possono vaccinarsi? Che si arrangino! Peccato che, solo fra gli over 60, sono ancora 2,4 milioni i non vaccinati, per non contare gli altri (ad oggi solo il 49,55% degli italiani ha ultimato il ciclo). Che facciamo, passiamo di una emergenza all’altra? E nel frattempo andiamo in discoteca?

Uno oggi telefona alla radio per giustificarsi: non mi vaccino perché i vaccini sono sperimentali. Bravo, peccato che tutte le scienze (e quella medica non fa eccezione) è solo e da sempre sperimentale, probabilistica. Senza provarli i vaccini non ci sarebbero stati, eppure hanno salvato milioni, forse miliardi di persone. La medicina non dà vaticini, ma dati statistici: se un vaccino è efficace all’80% perché sollevare un polverone se uno su x già vaccinato si ammala?  

Un altro ancora, con voce tormentata, informa: non mi vaccino perché non è giusto che l’Occidente abbia i vaccini e l’Africa no, lo farò ma per ultimo, balbetta l’anima bella, in piena farsa ideologica. Il detto evangelico rovesciato: i primi saranno gli ultimi.

Giustamente un commentatore ha sottolineato come una cosa è difendere la propria libertà, altra diventare untori consapevoli, seppure involontari.

Prima la salute pubblica e poi quella dei singoli? Certamente, e non solo per obbligo di legge o solidarietà, ma perché la seconda non ci sarebbe senza la prima, e viceversa. Falso dilemma, dunque?

Non proprio, piuttosto l’evidenza che ignoranza e egoismo, e il venir meno del buonsenso, in periodi di crisi sono il preludio di una società senza regole, l’avvio di una decadenza e il tramonto di ogni ideale.

Il grillo sparlante….. by Geppetto

Il grillo sparlante….. by Geppetto

GeppettoDa oggi, con questo articolo, inizia a collaborare con Ninconanco un amico. Gli do il benvenuto, in attesa di trasferire questo e i suoi futuri contributi nel nuovo spazio che sto appositamente allestendo. Questo nuovo autore si firmerà Geppetto, uno pseudonimo in stile con il blog, sotto il quale si cela un personaggio di cui non sono autorizzato a dire molto. E’ stato un uomo pubblico, si considera ancora in civil servant, guarda l’Italia con lo sguardo disincantato di chi ne ha viste tante, mentre una smorfia perenne di amarezza sul suo viso dice delle tante attese tradite. Adesso che lo guardo bene un po’ a Geppetto ci somiglia, e mi torna alla mente Nino Manfredi, in quel Pinocchio di Comencini. Ma sotto le spesse lenti da miope, vedo il luccichio di uno sguardo luciferino che non fa presagire nulla di buono. Mah, vedremo. Poi…. alla sua età (pardon!) può dire quello che vuole.

 

Tito Boeri, presidente INPS

Tito Boeri, presidente INPS

Sul giornale di ieri, nella cronaca locale. Un anziano pensionato è stato travolto da un’auto, ecc. ecc. “Anziano pensionato”, perché questo rafforzativo? Non basterebbe anziano, oppure pensionato e basta? Sembra quasi un accanimento. Pensavo (per farmene una ragione): un anziano è per forza pensionato, così come un pensionato è per forza un anziano. Ma qualcosa non mi tornava. Poi il mio pensiero è andato agli anni fra ’70 e ’80 quando con 20 anni sei mesi e un giorno e una tribù di allegri marmocchi uno/a trenta/quarantenne andava in pensione, nel fiore degli anni! In Italia abbiamo inventato una terza specie, alieni che ancora circolano fra noi: i pensionati giovani, belli pimpanti.. e costosi.

Oggi a capo dell’INPS abbiamo una soubrette (a dispetto del nome), tutti i giorni è sui giornali, un tal Tito Boeri, il cui unico merito pare sia quello di avere co-fondato il sito La Voce punto it. Dai remoti tempi del governo Dini l’Italia ha fatto delle pensioni un cantiere aperto la cui chiusura, annunciata sempre imminente, non arriva mai. Riforma che si riforma, che si riforma. Ma i conti non tornano e lo Stato ripiana. E dato che ci siamo, memori degli antichi sfollamenti statali andreottiani, aggiungiamo la cassa integrazione lunghissima e i prepensionamenti ultra quinquennali, è la frittata è fatta. Ora i politici, di solito presbiti, sembrano che abbiano “lo sguardo lungo”, come il capitano Achab alla caccia della balena bianca. C’è il problema dei giovani, il “conflitto fra generazioni”, strilla allarmato Boeri sotto i flash. non è un paeseSecondo astrusi calcoli statistico-attuariali, fra 30 o 40 anni (chissà in qual mondo vivrete!!) le giovani generazioni non andrebbero più in pensione, o con pensioni misere. Chissà se lorsignori hanno tenuto conto delle aspettative di vita, che per chi è nato in questo secolo, è di 100 anni; e chissà se si ricordano della seconda gamba ( e..cche è?), cioè di quel modello previdenziale da lorsignori votato, in base al quale una forma di integrazione categoriale alla pensione INPS è giudicata indispensabile, visti i trend dell’alta disoccupazione, dei bassi salari e del calo della natalità? Boeri, il grillo sparlante della previdenza italiana insiste, tutto preso a svelare la cattiva coscienza pubblica. taglioBasta ingiustizie! Bisogna tagliare le pensioni alte a favore dei giovani! Detta così, nel cuore di burro dei padri e delle madri italiane, è andare di liscio. Non sono i figli “pezz’ e core”? Ma il grillo sparlante non la dice giusta. In primis, perché se poniamo l’asticella attorno ai 4000/5000 euro lordi, e ipotizziamo un taglio del 10% (uno c’è già stato col c.d. contributo di solidarietà che va del 6 al 18%), il “risparmio” sarebbe irrisorio.  In secundis perché Boeri non ci dice dove andrebbero questi “risparmi”. E’ vero che il sistema di finanziamento INPS è a ripartizione. Prendo da chi lavora e do a chi è in pensione. Solo che in questo caso Boeri vorrebbe toglierli a chi sta in pensione per darli a chi ? Qui sta il punto: parliamo di pensioni virtuali in un futuribile tutto da scrivere. Ergo: i soldi finirebbero allo Stato che potrebbe fare minori trasferimenti per ripianare i conti INPS. Per ridurre il debito pubblico? Credici, grullo! L’ipotesi più realistica sarebbe per continuare a spendere e a spandere, fra abusi e corruzione. E i giovani? Ci penseremo quando saranno vecchi, anzi no anziani, anzi no anziani pensionati.

Geppetto per Ninconanco

Per ulteriori informazioni sul tema si consiglia di consultare:

ww.ilfoglio.it/economia/2015/07/11/cosa-non-torna-nelle-idee-di-boeri-sulle-pensioni___1-v-130735-rubriche_c179.htm

http://formiche.net/2015/04/19/pensioni-inps-cosa-capisco-dei-piani-boeri/

 

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