L’esperienza personale come prima ispirazione. Questa è la matrice del lavoro di Félix Macherez, che ha deciso di fotografare i minuscoli appartamenti (e le loro vite) dei ragazzi di Parigi.
Cosa sono le chambre de bonne? Sono delle minuscole ‘residenze’ parigine, che di norma non superano mai i 10 metri quadri, poste sotto i tetti dei palazzi e naturalmente senza ascensore. Stesso discorso non vale invece per l’aspetto economico: infatti superano ampiamente il prezzo per il quale esse valgano realmente. Sono abitate di norma da studenti fuori sede, e personaggi che travalicano l’incerto mondo delle arti in genere, dalla moda, alla musica, all’arte figurativa etc etc.
Di solito alcuni progetti partono da delle necessità ben precise. È il caso del fotografo Félix Macherez (potete visitare il suo sito cliccano QUI) che abita egli stesso in una di queste case e quindi vive sulla propria pelle, le difficoltà spaziali di cui sono sfortunatamente dotate.
“Ora è quasi un anno e mezzo che vivo a Parigi, in un appartamento microscopico che mi costa un occhio della testa. Cerco di stare fuori il più possibile, ma ogni volta che entro in casa ho l’impressione che i muri potrebbero schiacciarmi da un momento all’altro. È proprio riflettendo sul mio ristrettissimo spazio vitale che ho pensato a un progetto fotografico su questi monolocali e la gente che ci abita.”
Da questa spinta personale, parte il suo progetto fotografico e parte alla ricerca di questi minuscoli monolocali da fotografare e scoprire, quindi, la vita delle persone che li abitano. Così incontra modelle, illustratori, artisti di varia origine ed estrazione, tutte accumunate dalle ristrettezze delle loro chambre de bonne. L’utilizzo degli spazi (molto ristretti) di queste case, varia anche in base all’età di chi le abita: più si è maturi, più oggetti si è accumulati nella propria vita, più si è giovani meno (in teoria) oggetti si hanno. C’è quasi una personificazioni degli abitanti della chambre con le cambre stesse, diventano una seconda pelle.
Queste abitazioni nascono alla fine degli anni ’30 dell’800 come luogo in cui relegare la servitù. I ricchi vivevano ai primi piani e la servitù… in pratica relegata in soffitto.
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